***Note frammentarie dalla mia stanza vuota
(THIS IS THE ITALIAN VERSION, FIND THE INTERNATIONAL ONE HERE)
Stamattina ero fuori e ho beccato tutta la pioggia. Non ho più vestiti asciutti. Mentre aspetto che si asciughino sul termosifone, sono sdraiata sotto il piumino. La mia stanza adesso è vuota. Tutto è così silenzioso, così immobile. Il sole splende fuori e gli uccelli cinguettano.
Finalmente posso sedermi e tirare un bel respiro, probabilmente il primo di tanti.
Sono state settimane frenetiche. Da quando sono tornata nel Regno Unito, non mi sono fermata un attimo. Tanta logistica, il viaggio in Kenya da perfezionare, le ultime email da smistare. E poi il mio compleanno .... È successo tutto in maniera vertiginosa
Tante emozioni. Tanti messaggi e chiamate. Così tanto calore, così tante connessioni umane.
Mi sento veramente fortunata.
Oggi è la prima volta che mi siedo, respiro e ho un minuto di pace. Un minuto per me. Un minuto con me stessa.
Non credo di aver ancora matabolizzato il viaggio imminente.
Ma tra 24 ore sarò su quell'aereo. Sarò di nuovo fuori dal Regno Unito, nonostante BO-JO abbia bloccato i britannici su quest'isola.
Mi sento un po' apatica. Forse è un meccanismo di difesa per controllare la mia ansia. Forse è la mia razionalità che organizza i pensieri e valuta la situazione. È tutto a posto, cosa potrebbe andare storto?
Ebbene, molte cose, davvero. Ho così tante scartoffie con me. Tanti moduli da riempire. Test Covid da fare. Bagagli extra.
Ma sai cosa? Dal profondo silenzio, dalla profonda quiete delle mie stanze vuote, sono contenta: 1 anno e 5 mesi dopo essermi trasferita a Liverpool per il mio dottorato di ricerca, sono finalmente sulla buona strada per il lavoro sul campo in Kenya per cui ho fatto domanda.
Un nuovo trasferimento, un nuovo viaggio, una nuova avventura.Mi mancheranno tanto la mamma che sempre mi ha sostenuto in questa impresa (e che ha corretto questa bozza in Italiano: si vede?), il resto dell mia famiglia , gli amici in Italia - in realtà già mi mancano. E mi mancherà anche Liverpool: i miei amici, le passeggiate nei parchi (l' unica interazione sociale consentita), lo strano odore di patatine nell'aria in qualunque angolo del Regno Unito. Mi mancheranno i punti vendita sempre aperti e addirittura il tempo pazzo con grandine, sole e pioggia in solo un'ora.
Non so cosa succederà dopo. Cosa succederà dopo il viaggio in Kenya, intendo. Dove sarò, cosa farò, come mi sentirò.
Ma finora sono solo contenta e per quanto non riesca a spiegare questa forma di serenità, penso che sia sicuramente dovuto anche a te.
Sì, tu, che stai leggendo queste note frammentarie dal tuo telefono, adesso.
Grazie per avermi supportato. Grazie per questo pezzo di percorso fatto insieme. Grazie per aver ascoltato tutti i drammi e le fatiche degli ultimi mesi. Grazie per aver reso speciale il posto in cui mi sono fermata anche solo per poche ore o per un giorno. Grazie per le risate e le lacrime. Grazie per lo sfogo nell'ennesima giornata di pioggia. Grazie per avermi tirato su di morale, grazie per avermi distratto. Grazie per tutte le chiamate, i messaggi, il supporto pratico ed emotivo che mi hai dato!
Non sarei qui senza tutti voi.Mi sento pronta e tutte le circostanze "senza precedenti" di quest'anno finalmente non contano più. O forse contano come mai prima d'ora.
Concluderò con De André, il mio cantante italiano preferito, e con questo bellissimo disegno che ho trovato sul web. Parla da solo!
"E ora viaggi, ridi, vivi o sei perduta, col tuo ordine discreto dentro il cuore ..."
Ma dove, dov'è il tuo amore?
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